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venerdì 8 marzo 2013

[Recensione] ODISSEA IN CHIAVE ZELDESCA 


Dopo 25 anni il peso dell'età non si fa sentire



L'evoluzione del personaggio di Link dall'1986 a oggi.

Questa più che una recensione vuole essere un elogio a una saga che qualsiasi videogiocatore porta nel cuore ,stiamo parlando di The Legend Of Zelda brand ideato da Shigeru Miyamoto,saga che nel 2011 ha compiuto 25 anni, sembra passata un'era da quando uscii il primo capitolo del nostro amato cappuccetto verde sul NES e da li fu amore a prima vista.Il vero punto di forza di questa saga è di poter contare su una delle trame più caratterizzate ed emozionanti che il mondo videoludico possa aver mai visto, senza contare che possiede una colonna sonora veramente emozionante che riesce a trasportare il giocatore nel regno di Hyrule a vestire i panni di Link, giovane ragazzo della tribù degli Hylian che si ritroverà catapultato in mille avventure per salvare la Principessa Zelda dalle grinfie del malvagio Ganondorf, che in ogni situazione cercherà di appropriarsi del frammento di Triforza in possesso alla donzella. Quindi per poter raggiungere il suo intento il nostro Link dovrà attraversare i vari Dungeon e sconfiggere tutti gli sgherri di Ganon per potersi avvicinare sempre più alla liberazione di Zelda. 




Questa epica saga vanta più di 15 titoli ed ognuno di loro(tranne Phantom Hourglass,Spirit Tracks) non sono collegati tra loro quindi si può giocare a un qualsiasi capitolo, a parte quelli citati precedentemente, in completa tranquillità godendosi ogni frammento di storia, un altro fattore che rende questo gioco facile dal punto di vista dell'immedesimazione è il fatto che Link non parli mai all'interno del titolo, a detta di Miyamoto lo ha fatto per rendere più vicino il legame tra il giocatore e il personaggio.

Considerando che fare un'unica recensione su tutti i titoli della saga sarebbe improponibile per la lunghezza che comporterebbe ho deciso di recensire un capitolo alla volta,ovvero recensirò quelli che sono riuscito a giocare considerando che quando è uscito il primo non ero neanche nato,partirò da quelli per Game Boy fino ad arrivare ai più recenti per Wii.

mercoledì 6 marzo 2013

[Fan Film] Batman vs Wolverine

Consiglio la visione di questo eccezionale cortometraggio, questo Wolverine è 100 volte più fedele di quello di Hugh Jackman


martedì 5 marzo 2013

[RECENSIONE] DARKSIDERS II

La morte non è mai stata cosi viva 





Darksiders II è uscito il 24 Agosto 2012, brand di casa THQ sviluppato da Vigil Games, etichettarlo come sequel non è corretto, più che altro il gioco segue la storia del antecedente capitolo in modo parallelo. Il personaggio che controlleremo è Morte, fratello di Guerra e secondo dei quattro cavalieri dell'apocalisse ad apparire nella saga, aggiornato delle condizioni del fratello che precedentemente ha rotto il sigillo che regolava l'equilibro, dando cosi inizio alla catastrofe, e di conseguenza è stato fatto prigioniero dall'Arso Consiglio che lo ritiene l'unico colpevole per aver decretato la fine della vita sulla Terra.
Morte forte nella convinzione che il fratello sia innocente si precipita in suo soccorso andando alla ricerca della risposta che potrebbe scagionare Guerra dall'accusa , affrontando vecchi fantasmi del passato che si presentano per tormentare il nostro mietitore, esplorando diversi mondi e affrontando titaniche battaglie con lo scopo di ottenere la risposta che sta cercando.

Nel comparto tecnico purtroppo abbiamo diverse lacune una di queste sono gli svariati bug, che nel peggiore dei casi portano il videogiocatore al reinizio della campagna, da notare anche la snervante ripetitività a livello di gameplay che portano il titolo in certe situazioni, noioso e statico. Dal punto di vista della grafica abbiamo una discreta soddisfazione considerando che dal precedente capitolo si  non ci sono state migliorie epocali ma si può riscontrare un livello di frame-rate migliore rispetto al precedente che lo ha migliorato rendendo gli scontri in spazi estesi molto più fluidi, possiede un'ottima longevità visto che sono state aggiunte svariate missioni secondarie che aumentano le ore di gioco e una nuova modalità ad orde detta "Prova del Fuoco" che ci terra impegnati ore extra .

Ricapitolando, se avete amato il primo Darksiders non potrete non avere il seguito poichè finalmente si potranno ottenere le risposte che Guerra ha portato via con sè, detto questo è ora di impugnare la nostra falce e iniziare a mietere qualche anima .


VALUTAZIONE

Grafica : 7.5/10
Longevità : 9.0/10
Gameplay . 7.0/10
Sonoro: 7.5/10

TOTALE : 31/40




Darksiders II Gameplay

[Recensione] Dead Man

E' preferibile non viaggiare con un morto...


Il giovane William Blake giunge da Cleveland alla città di Machine, ma dopo un paio di disavventure con la gente del luogo e gravemente ferito, si trova costretto a fuggire attraverso labirinti di boscaglia e montagne. A guidarlo in questo percorso è l'indiano Nessuno, mediatore fra la cultura occidentale e quella dei pellerossa convinto che William sia in realtà l'ormai defunto poeta William Blake.
Film magistrale, un viaggio d'iniziazione all'oltretomba che vi imbarcherà in un viaggio nei meandri della vostra mente e del vostro spirito, che vi farà riflettere anche dopo il termine dei titoli di coda. Per questa recensione ho ritenuto opportuno suddividere il tutto in 3 atti, analizzando ognuna delle vicende in cui si ritroverà William.



Atto I - Machine


Il fascino sgargiante di Machine (?)
William Blake, giovane intraprendente è in viaggio verso la città sudicia e decadente di Machine (chiaro riferimento al West ormai morente, schiacciato dalla morsa dell' industrializzazione di fine '800) per un'offerta di lavoro in una fabbrica che capeggia sulla strada. La sequenza mentre è sul treno è molto riflessiva, il protagonista passa buona parte del tempo inquadrando i vari soggetti che saliranno a bordo, tra una fermata e l'altra. Prima persone di buon costume, poi solo cacciatori sudici e chiassosi. Machine è il capolinea dell'umanità: le strade sono desolate, qualche faccia che lo scruta minacciosamente da dietro le pile accatastate di teschi di bisonte.


Atto II - Nessuno


Nel secondo atto fa la sua comparsa la chiave di volta di tutto il film, un indiano in esilio di nome Nessuno. Scambiando William con il defunto poeta William Blake, decide di aiutarlo a ritrovare la via prima curando il suo spirito e poi costruiendo la barca per tornare nell'aldilà. Questa metà di film è forse quella più ultraterrena, spirituale e pseudo-religiosa di tutta la pellicola. William sta cambiando, inizia a vedere le cose in maniera differente e si sta lentamente distaccando dalla realtà, ma al contempo cacciatori di taglie e uomini di legge gli stanno dando la caccia. Incontrerà 3 malviventi, che ho interpretato come l'incarnazione della follia dell'uomo: fanatici religiosi, lunatici e dagli interessi ambigui. Interessante è anche l'accenno al razzismo dell'epoca, dove vediamo Nessuno chiedere del tabacco a un negoziante e quest'ultimo gli dice di non averlo... poco dopo entra William e gli fa la stessa richiesta, a cui il negoziante risponde cordialmente e addirittura gli offre due sigari dalla sua conserva personale. Molte sequenze sono vere e proprie scariche elettriche, allucinazioni, attimi che avrebbero molto da raccontare se potessero.


Atto III - Aldilà


Il percorso di iniziazione di William è quasi concluso, insieme a Nessuno si recano al suo villaggio per realizzare la barca che lo libererà dalla sua non morte. Questo atto è quasi del tutto muto, solo qualche tamburo e melodie tribali. William Blake sta morendo, è ferito e stanco. Lentamente si accascia sulla barca e con l'aiuto di Nessuno si lascia trascinare verso l'ignoto dalle onde del mare... nei suoi ultimi attimi però, ha un' ultima amara rivelazione.





-Valutazioni-
Personaggi: 10
Ambientazione: 10
Sceneggiatura: 10
Effetti speciali: 6
Colonna sonora: 8
Globale: 44/50




lunedì 4 marzo 2013

[Recensione] L'uomo senza sonno (The Machinist)

Non preoccuparti. Nessuno è mai morto d'insonnia.


Sì, è l'attore che veste i panni di Batman...
Trevor Reznik non riesce a dormire. Non si tratta di qualche notte passata in bianco, quest'uomo non dorme da più di un anno. Tormentato dai sensi di colpa e da un passato che ormai ha quasi totalmente rimosso dalla mente, si trova di fronte a una vita miserabile contornata da anoressia, stress a lavoro, routine monotona e a situazioni che non sa spiegarsi se siano allucinazioni o meno. Un Christian Bale decisamente fuori forma, un regista spesso passato inosservato nonostante molti suoi film siano di una personalità unica e malinconica (Session 9, Vanishing on 7th street, alcuni episodi di Fringe e Alcatraz) e una colonna sonora deprimente, repressa, quasi assente da tanto che è silenziosa hanno dato vita a questo Thriller con i controca**i, che sicuramente merita più di una visione per cogliere tutte le sfumature che ci daranno indizi sulla vita travagliata di Trevor. Il miglior consiglio che vi si può dare è quindi: occhio ai dettagli!


Sei un povero psicolabile di merda!

Trevor è a quattro lettere dalla verità...
Il film sfrutta una correzione cromatica tendente al grigio/verde, oltre a brani malinconici e decadenti ottimi per delineare lo stato fisico e mentale di Trevor. Le scene si svolgono perlopiù in bar notturni, strade di periferia e la sede di lavoro di Trevor, una fonderia specializzata nella realizzazione di portiere umida e arrugginita.Il protagonista è caratterizzato da una routine monotona e noiosa (Trevor si lava le mani con la candeggina, pulisce le fughe delle piastrelle con uno spazzolino, l'unica compagnia che ha è quella di una prostituta e di una barista in un bar d'aeroporto), ben presto la sua quiete sarà interrotta da una losca figura di nome Ivan, che farà capolino ogni tanto a lavoro (a causa sua un collega di lavoro di Trevor subirà uno spiacevole incidente) o nei locali che frequenta, portando Trevor a diventare sempre più paranoico e a sentirsi minacciato da chiunque gli sia intorno. E' proprio quando si trova immischiato in questo vortice di follia che scopre a piccoli passi le azioni commesse da lui in passato, che lo hanno portato nel baratro dell'insanità mentale e fisica.


-Valutazioni-
Personaggi: 9
Ambientazione: 10
Sceneggiatura: 8
Effetti speciali: 6
Colonna sonora: 10
Globale: 43/50

[NEWS] Injustice : Gods Among Us


 Il bene più grande del genere umano sta per decretare la sua fine 




Cosa potrebbe capitare se i nostri amati supereroi assumessero una linea più Noir e da fonte di speranza che risolleva le sorti dell'umanità diventasse tutto ciò che hanno scelto di combattere?
Qui una citazione di Harvey Dent (alias Due Facce) presa dal film Il Cavaliere Oscuro calza come un guanto, che narra" O muori da eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo". Ebbene tutto questo lo troveremo in Injustice Gods Among Us il nuovo picchiaduro di Nether Realm Studio già famosi per aver sviluppato l'ultimo Mortal Kombat, titolo che ha reso i nostri pollici di "Adamantio" con un picchiaduro di ottima fattura e ora schierano i nostri super-omaccioni uno contro l'altro in battaglie ove l'interazione con lo scenario circostante sarà completamente interattiva, nel senso che più le nostre titaniche sfide si protrarranno più l'area  arriverà a somigliare a i resti di una civiltà colpita da una guerra nucleare.
Tra i personaggi spiccano eroi del calibro di : Superman, Batman, Flash Gordon, Wonder Woman, Freccia Verde, Nightwing, Lanterna Verde e supercattivi come : Lex Luthor, Joker, Bane, Harley Quinn,Sinestro e Solomon Grundy. La domanda che sorge spontanea è : Come faranno i anti/super eroi senza poteri ma con capacità al limite dell'umana concezione, a fronteggiare personaggi "Overpower" come Superman,Lanterna Verde,Solomon Grundy e compagnia, purtroppo la paura più grande e che gli scontri siano tutt'altro che "ad armi pari" ma per poter essere certi di questo bisognerà aspettare l'uscita del titolo.

Concludendo l'idea di poter finalmente giustiziare qualcuno con i supereroi invece che consegnarli alla giustizia,stuzzica le nostre fantasie in modo repentino, rendendo finalmente possibile il totale annientamento di un avversario da parte di un eroe in calzamaglia.


[Recensione] Apollo 18

C'è una ragione se non siamo più tornati sulla Luna...


La corsa alla Luna iniziata da USA e URSS intorno agli anni 60 è terminata con l'ultimo lancio dell'Apollo 17 nel 7 Dicembre 1972... o almeno secondo la versione ufficiale. Ispirato a una vera missione progettata dalla NASA (appunto l'Apollo 18, che doveva essere lanciata nel dicembre del 1974 ma fu annullata in seguito), il film tratta di una missione di routine che si svolge in segreto sulla Luna. Ciò che questo "mockumentary" (film basati su Found Footage, ripresi in maniera da essere scambiati per veri come nel celebre The Blair Witch Project, Cloverfield o Rec) propone è un'ultima missione degli Stati Uniti  rigorosamente top secret, che prevede l'installazione di sensori radar sulla superficie lunare in grado di intercettare eventuali attacchi missilistici da parte dell'Unione Sovietica. Tutto ciò che rimane di quella missione sono dei nastri video lasciati dagli astronauti, nei quali sono registrati scioccanti avvenimenti relativi all'incontro con presenze ostili.

Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche americane, britanniche e canadesi il 2 settembre 2011. Originariamente pianificato per il 4 marzo 2011, la distribuzione è stata rinviata sei volte durante l'anno (dal 22 aprile 2011, 8 luglio 2011, 13 gennaio 2012, 26 agosto 2011, e infine il 2 settembre 2011).


Cosa aspettarsi?

Il film è diretto dall'emergente regista Gonzalo López-Gallego, comincia con un'introduzione dell'equipaggio dell'Apollo 18 tramite interviste, il resto del film sarà ripreso da telecamere installate all'interno del Modulo Lunare e da altre piazzate sulla superficie della Luna. Buoni momenti di tensione, sopratutto nelle prime fasi dove qualcuno (o qualcosa) lascia degli avvertimenti agli astronauti piuttosto aggressivi. Il finale è un classico dei film di questo genere, ovvero il comando di terra che nega il ritorno sulla Terra ai protagonisti. Una cosa che colpisce molto è l'accuratezza e la precisione di chi ha lavorato dietro alle scenografie, gli interni del LEM, le tute per le EVA (Extra Vehicular Activity) e addirittura le cineprese utilizzate sono fedelissime alle attrezzature dell'epoca. Recitazione accettabile, ma nulla di particolare spicco. Una buona oretta di tensione, consigliato a tutti gli appassionati delle teorie dei Complotti Lunari o a chiunque sia alla ricerca di un buon horror/sci-fi.


-Valutazioni-

Personaggi: 7
Ambientazione: 10
Sceneggiatura: 7
Effetti speciali: 8
Colonna sonora: 0 (assente)
Globale: 32/50

domenica 3 marzo 2013

[NEWS]Nuovo trailer "rubato" di Assassin's Creed IV:Black Flag

Edward Kenway, un pirata addestrato da assassino.

Il video in questione ci introduce il nuovo personaggio Edward Kenway con tanto di armi ed equipaggiamento.

Anno 1715. I pirati dominano gli interi Caraibi e hanno stabilito il loro governo. Tra questi uomini c'è un capitano giovane e fiero di nome Edward Kenway. La sua lotta per la gloria gli è valsa il rispetto di leggende come Barbanera, ma anche il coinvolgimento in una antica lotta che minacciava di distruggere tutto quello che i pirati avevano creato.
Questi sono gli unici dettagli trapelati fino ad ora, per maggiori informazioni bisognerà attendere lunedì 4 marzo ore 18:00, giorno in cui si terrà la presentazione ufficiale.

[NEWS]Itachi e Nagato ci mostrano il nuovo Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 3

Nuovi game play con protagonisti Itachi Uchiha e Nagato

Ecco 2 nuovi video che ci mostrano i combattimenti dell'atteso Naruto Shippuden: Ultimte Ninja Storm 3,
grande spettacolarità e tecniche mozzafiato per il picchiaduro sviluppato da Cyber Connect2 e distribuito da Namco Bandai.

Itachi Uchiha

Nagato


[Recensione] Aliens: Colonial Marines

Siete potenti? SI! Siete Fetenti? SI! Chi siete? MARINES! MARINES! MARINES! Aah, assolutamente belve!


Ancora prima  del nuovo capitolo della saga Aliens vs. Predator, SEGA aveva acquisito i diritti del franchise per lo sviluppo di Colonial Marines. I primi rumor arrivavano dal lontano 2006, fino al rilascio di una versione beta per PS2, che purtroppo non vide mai la luce. Qualche anno dopo, a cavallo del 2010/2011 SEGA annunciò che il titolo era ancora in sviluppo sotto la mano di Gearbox. Dopo valanghe di immagini promozionali, teaser trailer ed alcuni rinvii il gioco fu datato definitivamente per il 12 Febbraio 2013. Aliens: Colonial Marines è entrato a far parte del canone ufficiale della saga di Alien di recente, in quanto è stato confermato dalla 20th Century Fox ed è stato coinvolto nello sviluppo del gioco Ridley Scott (regista del primo Alien e di Prometheus) nel ruolo di consulente.


Un'altra caccia all'insetto

  
Vestiremo i panni del soldato Cristopher Winter a bordo della USS Sephora, in missione di recupero su LV-426 della USS SULACO (Aliens, 1986) misteriosamente ricomparsa nell'orbita della luna dopo il suo viaggio verso Fury 161 (Alien 3, 1993) e del suo plotone scomparso, in seguito ad un videolog registrato dal caporale Dwayne Hicks, fino ad ora dato per morto. Non tutto andrà per il verso giusto, in quanto scoprirete che un esercito privato della Weyland Yutani (la compagnia antagonista della serie filmica) si era clandestinamente imbarcato sulla Sephora per eliminare voi ed ogni eventuale prova rimasta sulla colonia di LV426 (nuclearizzata alla fine di Aliens). Tu e pochi altri riuscite ad imbarcarvi sull'ultimo Dropship rimasto ed atterrerete sul satellite, in attesa di scoprire chi o cosa vi aspetta su quella luna morente.

Manca solo un mazzo di carte!


Il gameplay non rivela grandi sorprese, un classico first person shooter con l'aggiunta di quegli elementi che hanno caratterizzato il film come il Rilevator di Movimenti, essenziale per non venir colti a sorpresa dagli xenomorfi che hanno la brutta abitudine di uscire da condotti, grate e soffitti, ed un contatore di proiettili su ogni fucile che impugneremo. Finalmente assisteremo alla scomparsa delle siringhe di adrenalina, ormai onnipresenti nei nuovi giochi di AvP, il nostro soldato dovrà trovare dei medikit sparsi per i livelli per recuperare la salute. I tasti sono abbastanza intuitivi anche per chi è alle prime armi con questo genere di giochi, quel che ha lasciato indispettiti molti giocatori è l'intelligenza artificiale dei nemici, che spesso si ritroveranno spaesati e ci potrebbero mettere un po' a trovarti. Come se non bastasse, la campagna si rivela durare pressapoco 7-8 ore di gioco. Altra amara rivelazione è stata l'improvviso calo di grafica, con texture scadenti e abbozzate (nonostante utilizzi il motore grafico Unreal Engine 3)... il che potrebbe essere scavalcabile se non fosse che il gioco è stato in sviluppo da ben 6 anni! Insomma, il gioco che avete visto tutti all'E3 con ambientazioni buie e sudicie è morto, uno dei pochi casi dove la beta si rivela migliore del gioco definitivo:






 Cosa rimane di positivo?


Se il singolo non ha accontentato proprio tutti, il multiplayer si rivela essere l'asso nella manica di questo titolo. Le modalità di gioco sono ben curate, si è cercato il mix perfetto tra un online in stile Dead Space 2, con modalità survival e di fuga e un sistema di invertimento di fazioni ad ogni round in maniera da garantire l'utilizzo di marines e xenomorfi a tutti i giocatori, e quello di Call of Duty con un livello di customizzazione senza precedenti in giochi di questo genere. Potremmo infatti modificare l'aspetto estetico dei nostri personaggi, da una semplice tonalità della pelle ad emblemi e patch su elmetti e corazze (nel caso degli xeno l'aggiunta di deformazioni craniche o corazze particolari) fino a livello di statistiche, ad esempio attaccando al fucile un mirino red dot, una canna lunga per aumentare la precisione, un caricatore esteso etc... oppure dando agli xenomorfi particolari abilità, come un esoscheletro autorigenerativo, vuoto per garantire maggior rapidità o più resistente; insomma ogni particolare servirà a definire uno stile di gioco diverso per ogni classe e ad adattarsi allo stile del giocatore. Vedremo infatti xenomorfi rapidissimi, kamikaze, veri e propri carri armati deambulanti, marines con un addestramento nel corpo a corpo, marines scattanti e marines resistenti all'acido, di tutto e di più. Altro particolare a favore del multi sono le classi Boss disseminate per le mappe: se giocheremo con i marines troveremo le famigerate Smartgun (mitragliatrici intelligenti con un sistema di autolocalizzazione del bersaglio), lanciarazzi e lanciafiamme. Se giocheremo con gli xeno dovremo risvegliare gli xenomorfi mutati dalle radiazioni, come il Boiler (xenomorfo suicida che esplode, ricoprendo di acido ogni giocatore nemico nell'arco di 10 metri) o il Crusher (un triceratopo corazzato sotto steroidi, che travolgerà ogni malcapitato sul suo cammino senza risentire troppo di eventuali proiettili vaganti).
A breve usciranno i primi DLC, sappiamo che il primo sarà chiamato Bug Hunt (che novità, l'ho già sentito da qualche parte...uhm Aliens vs Predator?) e conterrà una modalità ad orde infinita.


CONCLUSIONE: Un must have per chiunque sia appassionato della serie filmica, pieno di rivelazioni su tutte le questioni lasciate in sospeso da Aliens e Alien 3 (anche qualcosina di Prometheus, che dovrete scoprire da voi), consigliato anche a chi ha semplicemente voglia di cambiare aria dai soliti sparatutto di cui ormai abbiamo le tasche piene.

VOTO 7/10



sabato 2 marzo 2013

[Recensione] MetalGearRising:Revengeance

La miscela perfetta

Cosa accade quando si combinano un ninja con un cyborg? cosa succede a mischiare azione frenetica e stealth? e se si unissero una mente geniale come Hideo Kojima e dei maestri dell'action come Platinum Games?
la risposta è una sola Metal Gear Rising: Revengeance, il nuovo cut and slash di casa Konami.
Quattro anni dopo la distruzione di Guns of the Patriot, le pmc continuano a seminare guerra traendone profitti ai danni dei più deboli, mentre organizzazioni di sicurezza come la Maverick Security le combattono cercando di riportare la pace; è proprio qui che opera l'agente di sicurezza Raiden, un cyborg armato di spada "ad alta frequenza" pronto ad affettare qualsiasi cosa gli intralci il cammino.

Mr. Ligthing bolt

Il protagonista è Raiden, già visto in MGS2 e MGS4, ombroso cyborg ninja dal passato tormentato da atroci sofferenze e dal presente ancor più offuscato. Uno dei personaggi meglio riusciti della saga grazie al suo aspetto da duro e al suo carisma affilato, sarà alle prese con la propria doppia personalità: Jack the Ripper,spietato killer assetato di sangue.
Il gioco da ampio spazio al carattere e alla psicologia di Raiden, cosa che negli altri capitoli non era avvenuta, il che lo rende sicuramente molto interessante agli appassionati della serie, ma non si rivolge solamente ai fan ,essendo uno spin-off estraneo alla trama principale lo rende intrigante anche ai gamers che non si sono mai affacciati al mondo creato da Kojima.

Il taglio perfetto

Il gioco si presenta con un game play classico per un action game, azione frenetica con tanto di Quick Time Event e corse acrobatiche, ma introduce molte novità interessanti come la parata, resa molto più complessa in quanto è necessario premere con tempismo il tasto d'attacco e lo stick analogico in direzione del nemico ma soprattutto la Blade mode attivabile a piacimento premendo il grilletto sinistro del Pad con la quale si potrà muovere liberamente la spada muovendo la levetta direzionale, il che permetterà di tagliare in qualunque direzione e affettare più volte nemici o sferrare un singolo colpo letale individuando il punto debole del nemico grazie al  corpo robotico di Raiden permettendo così di sfruttare la tecnica Zandatsu strappando la colonna vertebrale ricca di elettroliti che ristabiliranno salute e batterie al cyborg-ninja aggiungendo anche una componente Splatter molto ben curata.

Una lama a doppio taglio

Fin qui tanti pregi tra cui una bella grafica e un buon game play ma che celano, e neanche troppo, alcuni difetti più e meno gravi. I più incisivi sono sicuramente la durata, non più di 7 ore, e  la difficoltà moderata con nemici "cuscinetto" e boss fight non troppo complesse.
Ottima quindi l'idea di arricchirlo con missioni RV, nelle quali sarà chiesto di porre a termine vari obbiettivi nel minor tempo possibile, e difficoltà sbloccabili aumentando così la rigiocabilità.

Riassumendo: Ottimo gioco, molto divertente con una bella trama e personaggi ben costruiti e carismatici; valido anche il game play: intuitivo, con innovazioni e tratti classici. I problemi sorgono quando si va ad esaminare il complesso ponendosi la domanda:
valutando i pro e i contro vale la pena comprarlo?
La risposta è si, per i fan di Metal Gear è un must have, ma anche per chi ama gli action game in puro stile giapponese.

voto 8/10

[NEWS] Una Lara Croft in versione Teen


Il 5 Marzo è alle porte e di conseguenza uscirà appunto il nuovo titolo del Brand dell'archeologa più famosa al mondo. Si preannuncia in modo veramente diverso da come siamo stati  abituati a vedere questo gioco, infatti si presenta come un Survival-Action dove una Lara Croft alle prime armi dovrà fronteggiare tutte le insidie che questo territorio inesplorato ha da proporci . Il team sviluppatore è Cristal Dynamics, che aveva già lavorato su i precedenti capitoli della saga come: TB Anniversary,Underworld e Legends, oppure al Brand di Legacy Of  Kain. Alle loro spalle si può notare l'occhio vigile di Square-Enix che in concordanza ha supervisionato lo sviluppo, che hanno contribuito a fare un ottimo lavoro con i movimenti di Lara con un utilizzo di una Motion Capture migliorata che permette movimenti molto fluidi e precisi per la nostra protagoinista.
Probabilmente l'unica cosa che stona è l'aggiunta della tanto amata/odiata modalità Multigiocatore Online, che arricchisce il gioco aggiungendo ore extra di gameplay; ci saranno una modalità di Deathmatch e una di caccia al tesoro. Ora rimane solamente da vedere se saranno un  vanto per il titolo o una spada di Damocle pronta a emettere la sua sentenza.

Per concludere, il gioco dalle demo e da i vari trailer si presenta veramente valido, ora non resta che impugnare il nostro Pad e preparaci a vivere l'inizio della leggenda.

Tomb Raider Survivor Trailer HD

[NEWS] Un trailer per Assassin's Creed IV - Black Flag

Da poco è uscito il primo trailer per il quarto capitolo della serie di Assassin's Creed, che trovate qui sotto:



Che dire... mi sembra ieri che passavano anni prima dell'annuncio di un sequel, ora fanno a gara a chi li rilascia più in fretta. Notare come il trailer sia fatto in computer grafica, presagio che del gioco vero e proprio abbiano concluso poco niente... questa volta ha strappato il titolo di gioco più commerciale a Call of Duty, staremo a vedere quanto durerà la campagna!!

venerdì 1 marzo 2013

[NEWS] Conferenza Sony Playstation 4


Il 20 Febbraio 2013 a New York si è tenuta la Conferenza della Sony riguardo l'avvento della Ps4, c'è stata un apertura spettacolare dove mostravano le fattezze del nuovo Pad,design molto similare al precedente ma con delle novità: l'aggiunta del sistema Move all'interno del Pad,una zona tattile stile touch-pad dei Notebook,e un famigerato tasto Share che ci permetterà di condividere sui Social i nostri risultati.Ci sono state da parte di Sony delle novità sul piano dei Social Network, un collegamento più interattivo sui vari Facebook e Twitter,la possibilità di visualizzare video e musica tramite Youtube e anche la visione di Film a pagamento.Un'innovazione sarà quella di poter giocare i titoli Ps4 anche su Playstation Vita anche se momentaneamente è ancora una teoria. Il primo dei giochi che sono apparsi alla conferenza è stato Shadow Fall, che fà parte del "Brand" Killzone, è sembrato veramente molto valido, anche se sicuramente sarà ancora abbastanza acerbo considerando che Guerrilla Games non ha ancora rilasciato alcuna informazione tranne il fatto che verrà proiettato sulla Next-Gen,un gameplay affascinante contornato da grafica sublime ha reso la vista di questo titolo ancora più gioiosa.Dopo poco è apparso anche un piccolo trailer del tanto famigerato Watch Dogs "di casa" Ubisoft, che si è rivelato davvero abbagliante, sarà per il nuovo motore grafico creato appositamente denominato "Disrupt" che è di una potenza magistrale oppure del gameplay innovativo che rivoluzionerà la concezione di Open-World Game.Un'arrivo inaspettato ha fatto sussultare i presenti alla conferenza, quando un'esponente della Blizzard (noto marchio creatore di giochi come: World Of Warcraft,Diablo e Starcraft )ha presentato un Porting di Diablo 3 su Playstation 3-4.Chiudendo in bellezza l'ultimo gioco che è stato presentato è un titolo mai visto su casa Nipponica: Destiny,un gioco sviluppato da una delle più grandi sostenitrici video-ludiche di casa Microsoft : ovvero la Bungie, casa madre del Brand di Halo,che per la prima volta collabora col "Sol Levante" per la realizzazione di un titolo con delle premesse veramente incoraggianti.


Riassumendo, la Sony con questa presentazione ha voluto far vedere al mondo i suoi nuovi collaboratori che alla fine sarebbero: Square-Enix,Ubisoft Montreal, Bungie,Capcom e Blizzard. Hanno concluso la conferenza  con un messaggio finale dove confermano l'uscita di Playstation 4 verso Natale 2013 a questo punto non ci resta che aspettare,per prepararci a tutte le sorprese che la Sony avrà da mostrare,oltre alla risposta di Microsoft.