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sabato 2 marzo 2013

[Recensione] MetalGearRising:Revengeance

La miscela perfetta

Cosa accade quando si combinano un ninja con un cyborg? cosa succede a mischiare azione frenetica e stealth? e se si unissero una mente geniale come Hideo Kojima e dei maestri dell'action come Platinum Games?
la risposta è una sola Metal Gear Rising: Revengeance, il nuovo cut and slash di casa Konami.
Quattro anni dopo la distruzione di Guns of the Patriot, le pmc continuano a seminare guerra traendone profitti ai danni dei più deboli, mentre organizzazioni di sicurezza come la Maverick Security le combattono cercando di riportare la pace; è proprio qui che opera l'agente di sicurezza Raiden, un cyborg armato di spada "ad alta frequenza" pronto ad affettare qualsiasi cosa gli intralci il cammino.

Mr. Ligthing bolt

Il protagonista è Raiden, già visto in MGS2 e MGS4, ombroso cyborg ninja dal passato tormentato da atroci sofferenze e dal presente ancor più offuscato. Uno dei personaggi meglio riusciti della saga grazie al suo aspetto da duro e al suo carisma affilato, sarà alle prese con la propria doppia personalità: Jack the Ripper,spietato killer assetato di sangue.
Il gioco da ampio spazio al carattere e alla psicologia di Raiden, cosa che negli altri capitoli non era avvenuta, il che lo rende sicuramente molto interessante agli appassionati della serie, ma non si rivolge solamente ai fan ,essendo uno spin-off estraneo alla trama principale lo rende intrigante anche ai gamers che non si sono mai affacciati al mondo creato da Kojima.

Il taglio perfetto

Il gioco si presenta con un game play classico per un action game, azione frenetica con tanto di Quick Time Event e corse acrobatiche, ma introduce molte novità interessanti come la parata, resa molto più complessa in quanto è necessario premere con tempismo il tasto d'attacco e lo stick analogico in direzione del nemico ma soprattutto la Blade mode attivabile a piacimento premendo il grilletto sinistro del Pad con la quale si potrà muovere liberamente la spada muovendo la levetta direzionale, il che permetterà di tagliare in qualunque direzione e affettare più volte nemici o sferrare un singolo colpo letale individuando il punto debole del nemico grazie al  corpo robotico di Raiden permettendo così di sfruttare la tecnica Zandatsu strappando la colonna vertebrale ricca di elettroliti che ristabiliranno salute e batterie al cyborg-ninja aggiungendo anche una componente Splatter molto ben curata.

Una lama a doppio taglio

Fin qui tanti pregi tra cui una bella grafica e un buon game play ma che celano, e neanche troppo, alcuni difetti più e meno gravi. I più incisivi sono sicuramente la durata, non più di 7 ore, e  la difficoltà moderata con nemici "cuscinetto" e boss fight non troppo complesse.
Ottima quindi l'idea di arricchirlo con missioni RV, nelle quali sarà chiesto di porre a termine vari obbiettivi nel minor tempo possibile, e difficoltà sbloccabili aumentando così la rigiocabilità.

Riassumendo: Ottimo gioco, molto divertente con una bella trama e personaggi ben costruiti e carismatici; valido anche il game play: intuitivo, con innovazioni e tratti classici. I problemi sorgono quando si va ad esaminare il complesso ponendosi la domanda:
valutando i pro e i contro vale la pena comprarlo?
La risposta è si, per i fan di Metal Gear è un must have, ma anche per chi ama gli action game in puro stile giapponese.

voto 8/10

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